"Tradizione e innovazione nel mondo del vino. Due forze opposte o alleati per valorizzare le nostre cantine in un mercato in evoluzione?"
La tradizione è un’innovazione ben riuscita.
La tradizione è un’innovazione ben riuscita.” Questa affermazione di Oscar Wilde, che può sembrare paradossale, rappresenta perfettamente un equilibrio da sempre esistente. Anche nel mondo del vino, la tradizione non dovrebbe essere considerata un muro invalicabile dall’innovazione, ma piuttosto una base solida su cui costruire il futuro.
La nostra penisola pullula di tradizioni vinicole: storie, cantine e prodotti che tornano indietro di generazioni e secoli.
Tuttavia, spesso ci dimentichiamo che la tradizione stessa è un concetto dinamico, sempre in trasformazione.
Se fai il vino come lo faceva il tuo bisnonno, non significa che lui facesse il vino esattamente allo stesso modo dei suoi antenati.
Nel panorama vinicolo italiano si parla spesso di tradizione come contrapposizione alla modernità. “Guai a fare il vino con le macchine”; “Vade retro la vendita di vini online”, sono frasi che si sentono pronunciare spesso. Ma queste credenze ignorano la possibilità che tradizione e innovazione possano coesistere e persino arricchirsi reciprocamente.
Le discussioni sui vari metodi di spumantizzazione del vino, o sui differenti tempi di macerazione, danno un ulteriore esempio di come, spesso, si tenda a vedere tradizione e innovazione come due poli opposti. Ma, alcuni dei vini più apprezzati oggi, sono il risultato di una fusione sapiente di tecniche più antiche e nuove soluzioni. La sfida non è scegliere tra passato e futuro, ma trovare il giusto equilibrio tra i due, specialmente per proiettarsi al futuro nel modo migliore.
Il settore del vino in Italia: Cosa ci dice il futuro?
Il nostro settore del vino, si trova di fronte a sfide e opportunità significative.
Tra dieci anni, si confermeranno tre tendenze principali:
- sostenibilità,
- salutismo
- valorizzazione del territorio.
I consumatori, soprattutto nei mercati consolidati come l’Unione Europea, saranno sempre più attenti alla qualità e all’impatto ambientale dei prodotti che scelgono, privilegiando vini con certificazioni biologiche e sostenibili, ricercati attraverso un rapporto diretto con il produttore.
Questo cambiamento già in atto, richiede un nuovo approccio da parte delle nostre cantine anche al proprio modo di vendere.
Guardare con rispetto ai canali tradizionali è corretto, ma a fronte di una crescente domanda di rapporto diretto con il produttore, non ha più senso essere sospettosi verso gli e-commerce o la gestione in autonomia della vendita diretta all’estero.
Riconoscere queste innovazioni sarà fondamentale non solo per aumentare le proprie vendite, ma specialmente, per comunicare alle proprie condizioni quella tradizione di cui si è così fieri.
Tradizione e innovazione nel mondo del vino possono eccome andare a braccetto… Ecco un esempio concreto!
