Domande frequenti
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Su Direct From Italy:
Che problemi risolve Direct From Italy?
Con Direct From Italy vendere all’estero diventa semplice e strutturato.
Il sistema automatizza
documenti e adempimenti doganali in base al Paese di destinazione, guidandoti passo dopo passo.
Grazie a depositi fiscali e agenti a destino, gestisce tutte le pratiche (EDAS, EAD, ecc.): la
spedizione parte e la documentazione viaggia in automatico.
Jacopo Nidini di Tenuta delle Ripalte lo conferma: “La gestione degli ordini internazionali è diventata
molto più fluida e le conversioni sono aumentate.”
Perché scegliere Direct From Italy come partner?
Direct From Italy è una software house italiana specializzata nel supportare le aziende del settore
beverage nella vendita diretta all’estero.
È pensata per produttori e rivenditori di vino, birra e distillati che vogliono gestire accise, IVA estera, documenti doganali e spedizioni in modo conforme e senza
complicazioni burocratiche.
Come racconta Chiara Soldati de La Scolca: “Se si vende eccellenza, è necessario che tutta la supply
chain sia allo stesso livello.”
In quali situazioni usiamo la soluzione di Direct From Italy?
In tutte: in sede durante una degustazione, nel tuo e-commerce, su marketplace come Amazon, in
fiera o a fronte di un ordine via e-mail o telefono.
Non devi cambiare strumenti né stravolgere il tuo modo di lavorare.
Helmut Zozin di Manincor lo descrive così: “Ora gestiamo ogni ordine in autonomia, con una
flessibilità che prima era impensabile, anche per offerte speciali o prodotti mirati.”
Se finora non ho mai avuto problemi nel vendere all’estero, perché cambiare?
Anche noi pensavamo di essere a posto. Poi abbiamo capito che basta un dettaglio fuori posto, una
contestazione, un controllo, una spedizione gestita male, per mettere a rischio tutto.
Perché nessuno ci aveva mai spiegato davvero le regole.
Come dice Helmut Zozin (Manincor): “Abbiamo evitato zone grigie e ora siamo sempre in regola,
ovunque. Oggi vendiamo meglio, con più serenità e offrendo un servizio all’altezza del nostro prodotto.”
Se ricevo qualche ordine ogni tanto, ha davvero senso organizzarmi meglio?
Assolutamente sì. Proprio quegli ordini “ogni tanto” possono trasformarsi in un canale stabile e
redditizio. Secondo i dati raccolti da Direct From Italy, nel 2024 il valore medio di un ordine estero è stato di
297 €. Bastano pochi clienti al mese per generare oltre 1.000 € in modo conforme, regolare e senza
complicazioni.
Anche noi abbiamo iniziato così, con qualche spedizione sporadica, e oggi abbiamo un canale D2C
maturo e in crescita.
Serve esperienza in dogane o logistica per vendere all’estero?
No, non serve alcuna competenza tecnica.
Il sistema di Direct From Italy è intuitivo, e ti guida in ogni fase.
Alberto Faccioli di Ai Grippi lo spiega bene: “Le spedizioni sono diventate rapide, semplici e puntuali.
I clienti sono più soddisfatti e tornano ad acquistare.”
Sul servizio:
In quali Paesi possiamo vendere con Direct From Italy?
Per il vino: oltre 45 Paesi.
Per distillati, vermouth e birre: più di 30 mercati.
Il sistema ti mostra in tempo reale dove puoi spedire e con quali regole.
Andrea Trovato di Gambino Vini racconta: “Siamo riusciti ad aprirci anche ai mercati nordici, dove
prima non spedivamo.”
Il cliente finale resta mio?
Sì, sempre.
Sei tu il venditore, l’interlocutore diretto, il brand di riferimento.
Il cliente compra da te, e sei tu a incassare.
Direct From Italy lavora dietro le quinte, come un partner invisibile ma essenziale.
Questo approccio ha cambiato la relazione con i clienti in: “Un dialogo continuo, anche dopo la
consegna.”
Quanto costa e come si attiva?
È previsto un canone fisso e un canone di gestione per ordine, che puoi anche includere nel costo di
spedizione.
Dogane, autorizzazioni e documenti sono già compresi.
Aziende come J. Rose (gin) e Cantina Capellini hanno integrato il servizio nel loro flusso in pochi
giorni e sono partite subito.
Ha senso vendere direttamente se ho già un importatore?
Sì, perché puoi raggiungere clienti che l’importatore non serve: chi visita la tua azienda, chi vuole
riordinare dopo una degustazione, chi cerca prodotti non importati.
Chiara Soldati lo sintetizza bene: “Il B2C non toglie spazio, anzi rafforza il legame con il cliente e dà
valore al brand.”
Come funziona la spedizione?
Ti basta preparare l’imballo e applicare la lettera di vettura generata automaticamente dal sistema.
La spedizione può partire da dove preferisci: sede, centro logistico o entrambi.
Come gestiamo l’IVA nelle vendite all’estero?
- Nell’UE: applica l’IVA del Paese di destinazione secondo la normativa OSS (One Stop Shop).
- Per UK, Norvegia e Svizzera: applica l’IVA locale.
- Extra-UE: applica IVA italiana al 22% o, dove possibile, attiva la sospensione.
Che tipo di e-commerce possiamo integrare?
Tutti.
Non ci è mai stato chiesto di cambiare piattaforma: si adattano loro a noi.
Shopify, WooCommerce, Prestashop, Magento 2, TeamSystem Commerce, siti custom…
E se non hai un e-commerce? Puoi usare la loro funzionalità per punto vendita o gestire ordini
ricevuti a distanza.
E se ho bisogno di supporto?
C’è sempre qualcuno pronto a darti supporto.
Che tu abbia un gestionale, un ERP avanzato o un sito customizzato, il team tecnico ti ascolta e ti
segue passo passo.
Non sei lasciato solo con un manuale: partono da come lavori tu, per aiutarti davvero.
Sul prodotto D2C Customs:
Posso usare D2C Customs anche se non ho un e-commerce?
Sì, assolutamente. Anche senza e-commerce puoi gestire facilmente gli ordini esteri.
Nel nostro caso, ricevevamo richieste di spedizione dopo la visita in cantina, ma l’iter era
complicato e molti clienti rinunciavano.
Con D2C Customs, oggi inseriamo gli ordini direttamente dal gestionale PAD, che si tratti di
vendite in cantina, via telefono o email.
Proporre la spedizione sul momento è diventato naturale, e i clienti apprezzano il servizio.
E se vuoi fare un passo in più, puoi attivare anche il sistema Direct from Producer: lo
usiamo in cantina su un tablet. I clienti stranieri scelgono i prodotti, inseriscono i loro dati e
organizzano la spedizione in autonomia.
Vanno in cassa e pagano come per qualsiasi altro acquisto, senza che il team debba
intervenire manualmente.
Come funziona D2C Customs all’interno del mio e-commerce?
Funziona in automatico, senza cambiare nulla del sito: restano invariati layout, prodotti, prezzi.
Il sistema si attiva nel carrello e calcola in tempo reale accise, IVA, dazi e spedizione in base al Paese del cliente.
Noi abbiamo scelto di mostrare ogni voce in dettaglio, per massima trasparenza, ma puoi anche aggregarle in un unico importo.
Come ci ha detto Claudio Lenotti: “Oggi possiamo servire anche quei clienti che prima non riuscivamo a raggiungere”.
È una soluzione utile anche per chi vuole attivare vendite in mercati dove non ha un importatore.
Le etichette dei miei prodotti che uso di solito vanno sempre bene?
Con D2C Customs… non le gestisci tu.
Prima era complesso: ogni spedizione richiedeva verifiche, documenti, contatti con corrieri.
Ora ricevi la lettera di vettura via e-mail e devi solo preparare l’imballo.
Il sistema si occupa di tutto il resto: assegna il corriere e genera automaticamente la documentazione conforme per ogni Paese.
E per i pagamenti? Chi incassa?
Incassi tu, direttamente.
Il cliente acquista da te, con i tuoi metodi di pagamento abituali: carta di credito, bonifico, POS o contanti.
Il prezzo che visualizza include già prodotti, tasse, oneri doganali e spedizione.
Prima si procedeva “come si è sempre fatto”, ma spesso c’erano incertezze.
Ora abbiamo una struttura chiara, siamo più tranquilli e il cliente percepisce un servizio serio, professionale e all’altezza del prodotto.
E soprattutto: tu resti l’unico interlocutore, anche dopo la consegna.
È così che si costruisce un rapporto continuo, non limitato alla visita in cantina.
Se ricevo solo qualche ordine occasionale, ha senso organizzarmi meglio?
Sì, senza dubbio.
Anche noi siamo partiti da pochi ordini sporadici, spesso dopo degustazioni o visite in
cantina.
Erano clienti interessati, ma li perdevamo per mancanza di un sistema snello.
Con D2C Customs abbiamo iniziato a gestire anche quelle richieste isolate… che oggi si sono trasformate in ordini ricorrenti.
Alcuni clienti riordinano ogni anno, altri anche più volte l’anno.
Come racconta Daniel Pfitscher, da quando diciamo “Te lo spediamo noi, senza problemi”,
le vendite sono aumentate e l’esperienza in cantina è ancora più apprezzata.
Non è la quantità iniziale che conta, ma avere gli strumenti giusti per far crescere un canale diretto.
Serve esperienza doganale o competenze tecniche per usarlo?
No, non serve nessuna competenza specifica.
D2C Customs è pensato proprio per chi produce: ti guida passo dopo passo, senza moduli da compilare o codici da decifrare.
Dopo i primi ordini diventa tutto automatico. E se hai dubbi, c’è un team di supporto che ti segue davvero, partendo da come lavori tu.
In quali Paesi posso vendere con D2C Customs?
Molti più di quanti immagini.
Oltre a tutta l’Unione Europea, puoi spedire anche in Regno Unito, Svizzera, Norvegia e mercati extra-UE come USA, Canada, Cina o Giappone.
E non devi imparare tutte le regole: il sistema gestisce in automatico IVA, accise, dazi e
documentazione per ogni singolo Paese.
Il cliente finale resta mio?
Assolutamente sì.
Il cliente acquista da te, con il tuo marchio, i tuoi metodi di pagamento e la tua identità.
Nessun intermediario, nessuna comunicazione da terzi.
È un canale diretto vero: ti permette di restare in contatto anche dopo la visita in cantina o
l’acquisto online.
Quanto costa?
Paghi un canone fisso per la licenza e un canone di gestione solo sugli ordini effettivamente passati da D2C Customs.
Puoi scegliere se includerlo nel prezzo finale o farlo pagare al cliente come parte della spedizione.
Il servizio è flessibile: lo attivi solo nei Paesi che vuoi. Tutto il resto — documentazione, logistica, pratiche doganali — è incluso.
Ha senso vendere direttamente anche se ho già un importatore?
Sì, perché sono due canali diversi e complementari.
D2C Customs ti permette di servire clienti che l’importatore non raggiunge: chi passa in cantina, chi riordina dopo una degustazione, chi cerca referenze non presenti nella distribuzione.
Il canale diretto rafforza il tuo brand e la relazione con il cliente finale, senza sovrapporsi al B2B.
Posso usare D2C Customs anche per vendere su Amazon?
Sì, se vendi come Amazon Seller europeo.
Direct From Italy è SPN Partner Certified; quindi, abilitato a gestire le vendite su Amazon nel pieno rispetto delle normative fiscali e doganali.
Ricevi l’ordine, lo inserisci nel sistema, e tutto il resto (accise, IVA estera, documenti e spedizione) viene gestito in automatico.
Un modo semplice per aprire un canale conforme anche su Amazon.
Condizioni e prezzi:
Qual è la durata della licenza?
La licenza ha validità annuale o mensile (a seconda del metodo di fatturazione scelto) e si rinnova automaticamente alla scadenza.
Se non desideri rinnovarla, puoi disdirla in qualsiasi momento nei tempi previsti dalla legge,
senza penali né costi aggiuntivi.
Posso decidere in quali Paesi utilizzare la licenza?
Assolutamente sì. Sei tu a scegliere dove e quando applicarla: la licenza è valida nei Paesi
che desideri attivare.
Cosa cambia tra la formula mensile e quella annuale?
Con il piano annuale paghi in anticipo e ottieni 1 mese di licenza gratuito.
Con il piano mensile paghi mese per mese, senza anticipi.
In entrambi i casi, sei libero di scegliere l’opzione più adatta a te.
Posso attivare la licenza con bandi o fondi OCM?
Sì, la licenza può essere inclusa nei bandi dedicati alla digitalizzazione e
all’internazionalizzazione, compresi i fondi OCM vino.
In questo modo puoi attivare il servizio sfruttando i contributi disponibili. Ti consigliamo di
verificare l’idoneità della spesa con il tuo consulente di fiducia.
Come funziona la fatturazione di accise e spese di spedizione?
Quando ricevi un ordine, incassi direttamente tu l’intero importo, comprensivo di:
• prezzo dei prodotti,
• accise (se previste),
• IVA,
• spese di spedizione.
Alla fine di ogni mese ti verranno emesse due fatture:
• una per le accise anticipate per tuo conto nel Paese di destinazione,
• una per le spese di spedizione relative agli ordini del mese.
Come viene calcolato il canone di gestione?
Il canone di gestione si applica solo sugli ordini gestiti tramite D2C Customs.
Viene calcolato solo sull’imponibile del prodotto venduto (escluse IVA, accise e spedizione).
Ogni inizio mese riceverai la fattura relativa alle vendite effettuate nel mese precedente.
Se lo desideri, puoi includere il canone nel costo di spedizione e farlo pagare direttamente al
cliente finale.
I prezzi restano fissi o possono variare nel tempo?
Il prezzo concordato al momento della sottoscrizione è bloccato per tutta la durata della
licenza.
Posso sospendere la licenza se non genero vendite?
No, la licenza resta attiva per tutto l’anno.
Tuttavia, il canone di gestione viene applicato solo sulle vendite effettive: se non vendi, non
hai costi aggiuntivi.
Ci sono limiti al numero di Paesi o ordini che posso gestire?
Nessun limite.
Puoi vendere in tutti i Paesi supportati da D2C Customs e gestire tutti gli ordini che ricevi,
senza restrizioni.
Posso personalizzare la licenza in base alle mie esigenze?
Sì. La licenza è pensata per adattarsi a realtà diverse: puoi scegliere i Paesi da attivare, i
canali di vendita e le integrazioni con i tuoi sistemi (e-commerce, gestionale, punto vendita).
Se hai esigenze particolari, possiamo valutare insieme una soluzione su misura.
Che differenza c’è tra Help Center, Ticket e Assistenza Prioritaria?
- Help Center: contiene guide chiare e aggiornate per aiutarti in autonomia. Perfetto se usi il piano BASE con PAD, senza configurazioni particolari.
- Ticket: se hai funzioni avanzate o integrazioni, puoi inviare una richiesta: il nostro team ti risponde in ordine di arrivo e ti guida passo passo.
- Pacchetto Assistenza Prioritaria: hai un canale dedicato, con supporto diretto anche via telefono o videochiamata.
Qual è il metodo di pagamento previsto?
Il pagamento avviene tramite SDD (addebito diretto).
È una modalità sicura, automatica e trasparente per entrambe le parti:
evita bonifici, riduce il rischio di errori o ritardi e ti semplifica la gestione.
Viene utilizzato esclusivamente per il pagamento della licenza e del canone di gestione,
liberandoti da scadenze manuali.
Posso usare il mio spedizioniere?
Per le spedizioni fuori da D2C Customs puoi scegliere liberamente il tuo spedizioniere.
Per le aree gestite da D2C Customs, invece, ci affidiamo a un partner certificato che
garantisce tracciabilità e piena conformità doganale, come richiesto dalle normative
internazionali.
Il mio e-commerce usa un CMS non integrato: posso comunque usare il sistema?
Certo. In questi casi attiviamo la modalità API/Webhook, che ti consente di collegare anche
sistemi non integrati nativamente. Così il tuo e-shop resta connesso e puoi continuare a
vendere in sicurezza, con automazioni sempre attive.
Devo aderire al sistema OSS per usare D2C Customs?
Solo se vendi a privati consumatori all’interno dell’Unione Europea.
L’OSS (One Stop Shop) ti permette di gestire l’IVA in modo centralizzato e semplificato per
tutte le vendite online e a distanza nell’UE.
Per aderire ti consigliamo di confrontarti con i tuoi consulenti fiscali.
Qui trovi la guida ufficiale: FAQ OSS – Agenzia delle Entrate.
Nota: l’OSS non si applica a Regno Unito, Svizzera e Norvegia.
Per i Paesi extra-CEE si seguono regole IVA specifiche, diverse da quelle europee.