Iperturismo nelle cantine: i 5 pilastri da non dimenticare mai

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Cos è L’iperturismo?

“l’impatto negativo che il turismo, all’interno di una destinazione o in parte di essa, ha sulla qualità di vita percepita dei residenti e/o sull’esperienza del visitatore”

Negli ultimi anni, l’iperturismo ha trasformato il panorama enogastronomico, portando sempre più visitatori nelle cantine per scoprire e assaporare i vini del bel Paese. Questo fenomeno, se da un lato rappresenta un’opportunità unica per valorizzare i prodotti locali e incrementare il turismo, dall’altro può portare problematiche legate alla gestione delle degustazioni e del personale. Non sempre, infatti, le cantine ne giovano in termini economici.

Come trarre il massimo dall’iperturismo? Scopriamo assieme i 5 punti imprescindibili

Perché questo boom turistico diventi un’opportunità e non un problema, è fondamentale adottare una strategia di gestione delle degustazioni che ottimizzi le risorse, evitando sprechi e massimizzando il ritorno economico. Ecco alcune soluzioni pratiche per trasformare l’iperturismo in un valore aggiunto:

1. Organizzare degustazioni mirate

Programmare le degustazioni in anticipo, con slot orari precisi o solo su prenotazione, permette di distribuire in modo omogeneo il flusso di visitatori, riducendo il tempo di attesa e migliorando l’esperienza.

Offrire opzioni di degustazione personalizzate, con differenti fasce di prezzo, permette di andare incontro a ogni tipo di visitatore, dal turista curioso all’appassionato esperto.

2. Facilitare la vendita con il self-order

È tempo che le cantine abbandonino pratiche ormai superate, come l’utilizzo di moduli cartacei o file Excel compilati a mano, per la gestione delle spedizioni. Questi metodi, oltre a essere soggetti a errori di trascrizione e lentezza operativa, non rispondono alle esigenze di un mercato sempre più orientato all’efficienza e alla digitalizzazione.

Puntare esclusivamente sull’idea che il cliente porti via le bottiglie in macchina non solo è limitativo, ma spesso comporta un calo delle vendite. I clienti potrebbero non avere lo spazio o i mezzi per trasportare grandi quantità di vino, riducendo così sia il valore medio dell’ordine che il numero medio di bottiglie acquistate. Offrire la possibilità di spedire il vino direttamente a casa rappresenta una soluzione strategica per superare questo ostacolo.

Implementare sistemi di self order che consentano ai clienti di selezionare e acquistare i prodotti in autonomia, magari attraverso dispositivi digitali messi a disposizione in cantina, permette di ottimizzare l’intero processo di vendita. Questo approccio non solo riduce errori di scrittura e discrepanze nei prezzi, ma automatizza anche procedure complesse come la gestione logistica e la conformità doganale, indispensabili per le spedizioni internazionali.

Adottare soluzioni tecnologiche avanzate non è solo un’opzione, ma una necessità per le cantine che vogliono sfruttare appieno le opportunità offerte dall’iperturismo e garantire un’esperienza d’acquisto fluida e soddisfacente per i clienti, sia locali che stranieri.

3. Ottimizzare la mescita

Uno degli errori più comuni è il sovradosaggio della mescita nelle degustazioni, che può portare a un rapido consumo delle bottiglie senza aumentare proporzionalmente i guadagni.

> Calcolare e standardizzare le quantità servite non solo riduce gli sprechi ma contribuisce anche a garantire una qualità uniforme per tutti i partecipanti.

Una mescita ottimizzata consente inoltre di proporre più vini durante la stessa degustazione, favorendo l’interesse per un acquisto finale diversificato.

4. Utilizzare il personale in modo efficiente

Il personale è una delle risorse più preziose per garantire un’esperienza positiva, ma durante i picchi turistici può essere difficile offrire un servizio di alta qualità.

> Formare il team per gestire efficacemente gruppi numerosi e utilizzare strumenti di supporto digitale per le prenotazioni e la vendita diretta può aiutare a ridurre la pressione.

> Dare la possibilità ai clienti di effettuare self order con dispositivi messi a disposizione, automatizza e semplifica i processi, scopri come leggendo il nostro articolo >>

Inoltre, l’implementazione di sistemi digitali di vendita diretta consente ai visitatori di ordinare immediatamente i vini che preferiscono, riducendo i tempi di gestione e aumentando le possibilità di acquisto.

5. Fidelizzare i clienti attraverso esperienze esclusive

L’iperturismo offre una possibilità unica di costruire un rapporto duraturo con i visitatori.

> Proporre esperienze esclusive, come degustazioni private o eventi speciali per gruppi selezionati, non solo consente di rispondere alla domanda crescente, ma aumenta anche il prestigio dell’offerta.

Questo approccio migliora la percezione della cantina e può portare a una fidelizzazione a lungo termine, trasformando il visitatore occasionale in un cliente affezionato.

Conclusione

In un contesto di iperturismo, ogni degustazione non dovrebbe essere vista solo come un’opportunità per far conoscere i prodotti, ma come uno strumento per generare valore economico e fidelizzare il cliente. Sfruttando strategie mirate di organizzazione, mescita e gestione del personale, le cantine possono accogliere un numero crescente di visitatori senza intaccare la qualità del servizio, massimizzando al contempo i guadagni.

In questo modo, l’iperturismo diventa una risorsa preziosa (se ben gestita) per promuovere i propri prodotti e garantire alle cantine un futuro sostenibile e prospero.

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